Emergenza Covid, migliaia di cittadini scrivono a Conte: “Legge sanità della Lombardia non funziona, stop sperimentazione”
La Riforma Maroni che regola la sanità di Regione Lombardia (legge n.23 del 2015) venne approvata dal Governo in via sperimentale e con l’obbligo di essere sottoposta a verifica dopo 5 anni.
Oggi, alla luce della risposta ritenuta insoddisfacente alla pandemia di Covid (14mila vittime in Lombardia, la regione più colpita) un gruppo significativo di migliaia di cittadini, professionisti e politici lombardi chiede al Governo di porre fine alla “sperimentazione” della Riforma Maroni per tornare al rispetto della legge nazionale.
Ecco il testo integrale della lettera:
Fase 2, la consigliera regionale Rozza: “In Lombardia rischi altissimi da ripartenza”. Mozione di sfiducia a Gallera
“La ripartenza presenta rischi altissimi in Lombardia. Innanzitutto perché non sono state fatte indagini epidemiologiche sulla popolazione: da oggi possiamo uscire di casa per andare a lavorare ma nessuno sa “chi è l’altro”: molti potrebbero avvicinare persone infette sul luogo di lavoro o sui mezzi pubblici. Sulla metro affollata nell’ora di punta, la mascherina e il distanziamento fisico sono insufficienti: è necessario un piano di prevenzione più ampio”. Lancia l'allarme la consigliera regionale e infermiera Carmela Rozza (Pd) esortando i vertici regionali a “cambiare strategia”
Giorgio Cosmacini: serve una nuova alleanza delle scienze umane, solo così sconfiggeremo la pandemia
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Voltare pagina, dire addio ai paradigmi acquisiti fino a ieri dati per scontati. E soprattutto promuovere una nuova alleanza delle scienze umane: non solo la scienza medica e l’antropologia medica, ma anche la politica, l’economia e l’ecologia devono cercare nuove sinergie per la salute dell’umanità. È la lezione da apprendere dalla pandemia, secondo Giorgio Cosmacini, se vogliamo sconfiggere il nuovo nemico invisibile. Cosmacini è medico e filosofo: già primario all’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, insegna Storia della Scienza alla facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, dove è anche docente di Storia della Medicina. Lo abbiamo intervistato prima dell’uscita del suo nuovo libro, Concetti di salute e malattia fino al tempo del Coronavirus, Editrice PANTAREI (Milano) in libreria il mese prossimo.
Modello Veneto. Sandro Cinquetti (direttore Igiene pubblica di Treviso): così lottiamo contro Covid-19
“Quali persone ha incontrato negli ultimi giorni?” “Con chi vive?”. Sono queste le due domande fondamentali che permettono di ricostruire la catena epidemiologica e far scattare le due principali misure di contenimento dell’epidemia: isolamento stretto per i malati di Covid-19; quarantena per i contatti, in primis familiari e amici. “L’isolamento è l’elemento chiave per consentire di ridurre l’epidemia” - spiega Sandro Cinquetti, direttore del Servizio Igiene e Sanità pubblica (SISP) che fa parte del Dipartimento di Prevenzione dell’ULSS 2 Treviso, un bacino di utenza di 1 milione di abitanti.
Il virologo Fabrizio Pregliasco: "Cosa sappiamo di Sars-Cov-2 e cosa manca per batterlo"
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A tre mesi dal "caso 1” – il trentottenne di Codogno guarito dopo un lungo periodo in terapia intensiva - sono ancora tanti gli interrogativi sul nuovo virus in circolazione. Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano, oltre che direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi di Milano e nuovo coordinatore scientifico del Pio Albergo Trivulzio, ci aiuta a fare il punto tra incertezze e nuove speranze (si veda la videointervista di Temasalute).
Covid 19, Motore Sanità mette esperti a confronto: malattia in 3 fasi, ecco i farmaci utilizzati
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Contro un nemico sconosciuto le armi si affinano strada facendo. Fino ad appena un mese fa, tutto ciò che riguarda le terapie per COVID 19 veniva appreso sul campo. Giorno dopo giorno. Per il mondo scientifico, l’esperienza cinese e poi quella italiana, con i contribuiti delle prime autopsie, sono state un laboratorio di sperimentazione sulle possibilità di cure efficaci. A fare il punto sulla situazione i medici riuniti il 29 aprile in conferenza virtuale da Motore sanità (www.motoresanita.it).