All’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (IRE), l’equipe della chirurgia toracica, in collaborazione con l’equipe della chirurgia epatobiliopancreatica, ha eseguito un complesso intervento di asportazione di un raro sarcoma del torace, il primo della storia.
È stato asportato in blocco un lobo polmonare, la parete toracica, il diaframma e una parte del fegato. Il sinovialsarcoma è una forma molto aggressiva di malattia che tipicamente si sviluppa nei tessuti molli degli arti; rappresenta circa il 5% di tutti i sarcomi e solo lo 0,1% dei tumori primitivi del torace. Considerata la rarità della malattia, in letteratura, non sono descritti casi di intervento chirurgico combinato toraco-addominale di resezione di un sinovialsarcoma.
Il protagonista della felice storia è Fulvio, un gentile signore conosciuto da molti a Viterbo, idraulico in pensione. Nel mese di aprile ha iniziato ad accusare affaticamento respiratorio e tosse stizzosa e pensando al Covid ha eseguito subito un tampone risultato però negativo. Con il persistere della sintomatologia esegue, su indicazione del medico curante, un Rx torace che mostra un opacità pressoché totale dell’emitorace destro, compatibile con un versamento pleurico. La successiva TC del torace oltre a confermare la presenza del versamento pleurico, evidenzia una neoformazione polmonare che dal lobo inferiore destro si estende oltre il diaframma fino al fegato. Enzo Maria Ruggeri, direttore della UOC di Oncologia dell’Ospedale di Belcolle, è lo specialista che lo prende in cura e lo invia all’attenzione di Francesco Facciolo, direttore della Unità Operativa Complessa di Chirurgia Toracica IRE, per la valutazione del caso.
Subito viene sottoposto ad intervento di videotoracoscopia diagnostica per eseguire la biopsie della neoformazione polmonare e l’esame istologico conferma la diagnosi di sinovialsarcoma a partenza dalla pleura diaframmatica.
Dopo il trattamento chemioterapico pre-operatorio eseguito presso l’ Oncologia dell’Ospedale di Belcolle e la TC ripetuta a fine luglio, il caso clinico viene discusso collegialmente dall’equipe della Chirurgia Toracica IRE, dagli Oncologi curanti di Viterbo e dall’equipe dell’Unità Operativa di Chirurgia Epatobiliopancreatica.
In autunno è stato effettuato il delicato intervento chirurgico. “L’intervento è durato quasi 11 ore – raccontano il chirurgo toracico Enrico Melis e Gian Luca Grazi, direttore della Chirurgia Epatobiliopancreatica IRE, a capo delle rispettive equipe - e si è concluso con l’asportazione contemporanea di un lobo polmonare, la parete toracica, il diaframma e una parte del fegato e a seguire dalla ricostruzione della parete toracica e del diaframma con materiale protesico.
La complessità dell’intervento chirurgico ha richiesto una precisa pianificazione pre-operatoria tra le due equipe chirurgiche e gli anestesisti per garantire al paziente l’asportazione radicale della malattia e prevenire tutte le eventuali difficoltà tecniche ed anestesiologiche.
“È molto importante – sottolinea Marina Cerimele, direttore generale IFO - che questo tipo di interventi vengano eseguiti in centri ad alta specializzazione. Così come è stata fondamentale la collaborazione multidisciplinare non solo tra gli esperti IFO ma a livello territoriale, con i professionisti che operano a Viterbo. Proseguiamo nel consolidare il modello di rete di collaborazione tra i nostri centri di riferimento e il territorio”.
Il signor Fulvio è a casa e a lui vanno gli auguri di felice anno nuovo da tutti gli operatori che lo hanno preso in cura.
Ecco il videoracconto: https://youtu.be/gpNoyrq4s-Y
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