C’è un angolo di mondo che è stato "miracolosamente" risparmiato dal virus, nell’America di Trump dove la pandemia galoppa selvaggiamente al ritmo di un decesso al minuto. È la Maryland Baptist Aged Home di Baltimora, la centenaria casa di cura per anziani posseduta da afroamericani nello Stato del Maryland, e accoglie persone a basso reddito, la categoria più vulnerabile al contagio di Covid-19.
Un articolo del Washington Post la descrive come un edificio nascosto tra le case in rovina a West Baltimora, in un'area tra le più povere e pericolose della città che ha il più alto tasso di omicidi nel paese.
Quaranta operatori dipendenti e 29 ospiti, prevalentemente afroamericani e latini, nessuno dei quali è stato contagiato dal nuovo coronavirus. La Maryland Baptist è diretta dal reverendo Derrick DeWitt, 53 anni: ed è egli stesso, pastore di una chiesa battista del quartiere, a spiegare che questo incredibile risultato non è un miracolo, bensì l’effetto di scelte umane consapevoli. Innanzitutto la popolazione relativamente esigua di residenti, 29 appunto, che rende la situazione più gestibile, e inoltre un'esperienza consolidata negli anni nel controllo delle infezioni; c'è poi il fatto che lo staff conosce bene ogni anziano ospite, come all'interno di una famiglia, ma, soprattutto, c'è la coscienza che di fronte ai problemi è necessario alzarsi da soli, rimboccandosi le maniche senza attendere soluzioni dall'esterno. "Siamo abituati ad essere gli ultimi a chiedere aiuto, se e quando arriverà", ha detto DeWitt al Washington Post, eravamo ben consci che quando è arrivato il virus dovevamo prenderci cura di noi stessi, perché nessun altro lo avrebbe fatto".
E così, quando il presidente Trump ha dichiarato il 28 febbraio che il nuovo coronavirus era una "bufala" diffusa dai democratici, il reverendo ha intuito che le cose invece stavano per peggiorare e ha fatto scattare il lockdown immediato per la Maryland Baptist. Stop ai visitatori e ai pasti in comune e corsa immediata alla ricerca dei dispositivi di protezione, mascherine, guanti, visiere, tute protettive. Tutto questo due settimane prima che a Baltimora venisse decretata l’emergenza per la pandemia. Da allora e nei mesi successivi, quando il virus si è diffuso in centinaia di strutture per anziani nel Maryland, causando oltre 13.000 morti tra residenti e dipendenti, la Maryland Baptist non ha registrato alcun caso di Covid-19.
L'amministratrice della casa di cura, Johana Walburn, spiega che la struttura ha fin da subito adottato controlli rigorosi e ha testato regolarmente tutti i residenti. La sua politica, ha spiegato, può essere facilmente riassunta così: "Pulizia, pulizia, pulizia. Ogni superficie, ogni giorno."
La scelta delle persone nei ruoli chiave è stata fondamentale: tre anni fa il reverendo De Witt ha chiamato a lavorare come amministratrice della struttura Johana Walburn, giamaicana, per la sua esperienza decennale e la naturale empatia nei confronti delle persone anziane. La Walburn racconta che quell'incarico era per lei molto scomodo, dal momento che abita lontano dal West Baltimora, ma spiega anche di essersi convinta quando è entrata per la prima volta nella struttura: "Nessun odore", tutto era bello e pulito", dice.
È stata determinante anche l’assunzione, 10 anni fa, dell'infermiera specializzata nel controllo delle infezioni, cha ha istituito un severo regime di pulizia. A quel tempo molti si erano lamentati della sua assunzione che ritenevano dispendiosa per una struttura così piccola che faticava per arrivare a fine mese. La maggior parte dei residenti della Maryland Baptist fa affidamento su Medicaid, un programma federale di aiuti rivolto a chi ha un basso reddito. Medicaid versa molto meno per i pazienti delle case di cura, rispetto ad esempio a Medicare, l'assicurazione del governo degli Stati Uniti per gli over-65, o alle assicurazioni private.
Per anni, spiega il direttore DeWitt, la casa di cura ha lavorato in deficit, riuscendo a cavarsela solo grazie a donazioni di chiese vicine. Ma anche quando il reverendo ha iniziato a fare personalmente la spesa per ridurre i costi, l'infermiera addetta al controllo delle infezioni è rimasta al suo posto.
Inoltre, dall'inizio del lockdown, DeWitt è rimasto fuori dalla casa di cura, preoccupato che le altre sue attività come la supervisione degli aiuti alimentari in chiesa, o le visite ai congregati bisognosi, potessero esporlo al virus e mettere a rischio i residenti della struttura.
Ogni mercoledì, De Witt telefona alla Rsa e la sua voce viene diffusa dagli altoparlanti per sollevare il morale degli ospiti con battute di spirito e incoraggiamenti, e terminare con una preghiera.
Ed ora la casa di riposo di Baltimora, che quest'anno celebra il centenario dalla nascita, vive il suo momento di gloria.
Da quando si è saputo che la struttura non ha avuto casi di Covid-19, "il telefono ha continuato a squillare", dice l'amministratrice Walburn.
In centinaia oggi vogliono trasferirsi lì, compresi alcuni anziani provenienti da altri stati. Ma la Maryland Baptist "non ha letti disponibili".
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